Rassegna stampa


Corriere della Sera,

Morelli nel board di F2i. Che blinda i soci per cinque anni

Vito Gamberale allarga il board di F2i, accoglie il banchiere Marco Morelli tra gli amministratori

Vito Gamberale allarga il board di F2i, accoglie il banchiere Marco Morelli tra gli amministratori e soprattutto blinda per cinque anni gli azionisti, che fino a ottobre 2017 non potranno cedere in alcun modo le azioni della Sgr salvo limitate eccezioni e comunque attraverso un complesso meccanismo di prelazione a favore degli altri soci. Le novità nella governance del fondo per le infrastrutture presieduto da Ettore Gotti Tedeschi e guidato da Vito Gamberale sono state approvate dai soci lo scorso 2 ottobre nell’assemblea straordinaria della società, lo stesso giorno in cui è stato ufficializzato il varo del secondo fondo di F2i (F2i 2) che arriverà a 1,2 miliardi di raccolta. La cooptazione di Marco Morelli, 51 anni, vice chairman di Merrill Lynch per Europa, Medio Oriente e Africa, si è resa necessaria dopo l’addio alla banca d’affari americana, socia di F2i al 16% circa, da parte dell’ex Luigi Gubitosi, passato alla Rai con il ruolo di direttore generale. L’incarico di Morelli sarà comunque limitato, essendo in scadenza con l’intero board con l’approvazione del bilancio 2012. Maggiore potrà essere il suo ruolo nel prossimo consiglio d’amministrazione, esteso dagli attuali 11 fino a un massimo di 15 componenti, con ogni probabilità per fare spazio ai nuovi soci entrati con la sottoscrizione del fondo F2i 2, ovvero le fondazioni Compagnia di San Paolo, Cr Firenze e Banco di Sardegna, che si affiancano ai soci storici Cassa depositi e prestiti, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Cariplo, Inarcassa, Cassa dei geometri, Cr Cuneo e Cr Lucca, Cr Forlì e Cr Padova e Rovigo. Tutti costoro, secondo le nuove regole, non potranno cedere (neanche sotto forma di prestiti, swap, opzioni e altre operazioni finanziarie) le quote dentro il fondo. E se volessero farlo, dovranno proporre i titoli in prelazione ai soci attuali. La blindatura del fondo è completa: qualora nessuno sottoscrivesse le azioni del socio venditore, potrebbe entrare nella compagine azionaria un soggetto terzo ma solo «di comprovata solidità patrimoniale e regolarità di gestione»; in ogni caso l’acquirente dovrà essere scelto esclusivamente tra banche e istituzioni finanziarie, fondazioni o enti previdenziali. Per altri soggetti, in F2i, non c’è spazio.